La Storia del Vigneto

La Storia del Vigneto

Vi racconto questa storia per capire meglio perché tutto è diventato così come lo è ora – il giardino, le antiche rose, gli alberi da frutta, gli alveari e le viti di cui nelle cantine pigiamo il conosciuto Sauvignon Blanc, la mia visita guidata intorno al tema del territorio e degli aromi, le specialità che produco ed il lavoro come coach diplomato & coach certificato per costellazioni familiari e sistemiche per singoli secondo il metodo Tetralemma.

Insieme a mio marito Walter nel 1989 ho iniziato a coltivare il vigneto nella zona Obegg – lì dove oggi cresce l’uva per il nostro Morillon (Chardonnay) complesso. Quando eravamo alla ricerca di una casa per noi e per la nostra famiglia, abbiamo trovato una vecchia fattoria. L’abbiamo acquistata e l’abbiamo ristrutturata e adattata alle nostre esigenze. Questo è avvenuto nel 1991. Ed è questa la casa in cui viviamo fino al giorno d’oggi.

Un anno dopo con le nostre stesse mani abbiamo iniziato a coltivare il vigneto Hochgrassnitzberg. Le viti arrivano fino a davanti casa nostra. Ho dato alla luce quattro figli: Walter jr., Lukas, Anna e Lara. Tre di loro ormai sono adulti, Walter jr. purtroppo ci ha lasciati troppo presto. La perdita del mio primogenito mi ha colpito molto e per molti anni non sono riuscita a superare il dolore.

Per ritrovare la mia forza di vita, nel 1992 ho iniziato a coltivare un giardino sopra i vigneti. La mia passione per le antiche rose e piante storiche è cresciuta anno dopo anno – e insieme a tale anche il mio giardino. Il giardino “Südsteiermark Garten”, cosi si chiama oggi, ha regalato forza e nuovo coraggio di vita non solo a me, ma anche a tanti dei nostri ospiti che si sono accorti della magia straordinaria e della forza del luogo e hanno trovato qui un luogo di contemplazione. Oltre ai miei compiti da viticoltore e madre, ho frequentato corsi di formazione sotto la guida di maestri molto riconosciuti.

Alcuni anni fa ho piantato alcuni cipressi e lungo i margini piante di lavanda. Mio marito di conseguenza ha dovuto sacrificare più di 1000 viti. Ci ha voluto un po’ di tecnica persuasiva per convincerlo. Intanto però il giardino e il vigneto sono diventati un’unità che si arricchiscono a vicenda. Le rose, i cespugli e le viti storiche della zona traggono la loro forza dal territorio sostanzioso del nostro vigneto.

 

Il giardino come posto di lavoro

Non ho mai pensato ad utilizzare fertilizzanti chimici. Mi fido della forza della natura diversificata. Le api popolano il mio giardino e raccolgono dalle rose e la lavanda e tutte le altre piante, un miele gustoso. Sui frutteti crescono i frutti delicati, antichi tipi di mele, cotogne, prugne e pere dai quali produco specialità molto apprezzate. Qui svelo ai miei visitatori durante la visita guidata intorno al tema degli aromi e del territorio, i segreti della terra, del paesaggio e del vino. Sostengo i miei clienti in situazioni difficili e in decisioni di vita con l’aiuto di un coaching Tetralemma per riuscire così a prendere presto la decisione giusta per loro.

Il vigneto e il giardino sono il mio posto di lavoro: come contadina, come produttrice di specialità regionali della Stiria meridionale, come coach professionista per la costellazione sistemica e familiare e come mediatrice di questo paesaggio meraviglioso e la forza che ci trasmette.